🏆 LA COPPA CHE ITALIA
Coppa Italia Serie D – Quando la storia incontra il futuro
CASATESE MERATE vs NUOVA SONDRIO
Domenica 31 Agosto 2025
15:00
Coppa Italia Serie D
Primo Turno
🏆 CASATESE MERATE vs NUOVA SONDRIO 🏆

Domenica 31 Agosto 2025 • Ore 15:00 • Coppa Italia Serie D
di Paolo Galbiati
Responsabile della Comunicazione e addetto stampa Casatese Merate
Quando domenica 31 agosto alle 15:00 scenderemo in campo contro la Nuova Sondrio per il primo turno di Coppa Italia Serie D, non affronteremo solo una squadra di calcio. Affronteremo 93 anni di storia valtellinese, una tradizione che ha attraversato guerre, rinascite e successi, portando il nome di Sondrio fino in Serie C negli anni ’40.
La Coppa Italia Serie D non è un contentino estivo. Dal 1999, questa competizione scrive la storia del calcio dilettantistico italiano, regalando emozioni pure e consacrando leggende che il calcio professionistico si sogna. È il torneo dove 168 squadre si battono per un sogno: alzare al cielo il trofeo più ambito del quarto livello calcistico nazionale.
La competizione che fa sognare l’Italia
🏆 26 ANNI DI STORIA DELLA COPPA ITALIA SERIE D
Nascita di una leggenda: 1999
Nel 1999, mentre il calcio italiano viveva una delle sue epoche più gloriose, nasceva una competizione destinata a diventare il cuore pulsante del dilettantismo nazionale. La Coppa Italia Serie D vedeva la luce grazie alla riforma che separava definitivamente il mondo della Serie D da quello dell’Eccellenza e Promozione.
Prima di allora, le squadre di Serie D partecipavano alla Coppa Italia Dilettanti in una fase mista che le vedeva confrontarsi con le compagini di categoria inferiore. L’intuizione della Lega Nazionale Dilettanti fu rivoluzionaria: creare una competizione esclusiva per le 168 società del quarto livello nazionale, dando loro dignità e prestigio.
– Dalla delibera LND del 1999
L’evoluzione del format: dal caos alla perfezione
I primi anni furono caratterizzati da un format complesso che prevedeva gare di andata e ritorno o addirittura triangolari nelle fasi iniziali. Un sistema affascinante ma macchinoso che rallentava il torneo. La svolta arriva nel 2010 con l’introduzione del format attuale: gara secca per tutti i turni fino alle semifinali, con i rigori direttamente in caso di pareggio.
Dalla stagione 2023-24, un’ulteriore evoluzione: anche la finale torna ad essere disputata con andata e ritorno, aumentando il pathos e dando maggiore spettacolarità al momento culminante della competizione.
I numeri di una passione
In 26 edizioni, la Coppa Italia Serie D ha regalato emozioni uniche. 25 squadre diverse hanno alzato il trofeo, testimonianza dell’equilibrio e dell’incertezza che rendono questa competizione unica. Nessuna società è mai riuscita a ripetersi, rendendo ogni edizione una storia a sé.
Curiosità che fa riflettere: nessuna squadra è mai riuscita a vincere nella stessa stagione sia la Coppa Italia Serie D che lo Scudetto di categoria. Como, Juve Stabia, Perugia, Sorrento, Pineto e Trapani sono le uniche ad aver vinto il torneo e il proprio girone di Serie D nello stesso anno.
🏆 ALBO D’ORO COPPA ITALIA SERIE D (1999-2024)
MOMENTI STORICI DELLA COPPA
La Prima Edizione
Nasce la Coppa Italia Serie D. Il Castrense alza il primo trofeo della storia, aprendo un’era di emozioni pure
La Juve Stabia fa storia
I campani conquistano sia la Coppa che la promozione in Serie C, dimostrando che i sogni possono diventare realtà
Il Como e il ritorno dei grandi
Una società con tradizione Serie A vince la Coppa, dimostrando che il fascino della competizione attrae tutti
La rivoluzione del format
Addio ad andata e ritorno: nasce il format moderno con gare secche che aumentano l’adrenalina
L’anno del Covid
Unica edizione non assegnata nella storia. Il calcio si ferma, ma la passione resta viva
26 anni di emozioni
Il Ravenna vince il 25° trofeo. Un quarto di secolo di storia, emozioni e sogni realizzati
🔴⚪ CASATESE MERATE: L’AMBIZIONE BRIANZOLA
Il progetto del triumvirato con radici valtellinesi
La Casatese Merate che si presenta al primo turno di Coppa Italia Serie D 2025-26 è il frutto di una visione imprenditoriale moderna che ha saputo coniugare tradizione e innovazione. Nata dal 1° luglio 2024 dalla fusione tra Casatese e Brianza Cernusco-Merate, rappresenta l’evoluzione naturale di un progetto che punta in alto.
Il triumvirato dirigenziale formato da Gianni Sassella (presidente con origini valtellinesi), Roberto Spreafico e Luca Penati ha investito con determinazione per creare non solo una squadra competitiva, ma un vero e proprio polo calcistico territoriale. Con oltre 500 atleti distribuiti su 30 categorie e 9 campi, la società brianzola ha tutte le carte in regola per puntare al professionismo.
Un dettaglio che rende questa sfida ancora più affascinante: il presidente Gianni Sassella porta nelle sue origini familiari il legame con la Valtellina, territorio che domenica si ritroverà dall’altra parte del campo. Una connessione che va oltre il calcio e che testimonia come lo sport sappia unire tradizioni e territori apparentemente distanti.
– Roberto Spreafico, Presidente Casatese Merate
La forza del collettivo e la vetrina della Coppa
L’approccio alla Coppa Italia Serie D è quello di chi vuole lasciare il segno fin da subito. Come sottolineato dal presidente Roberto Spreafico, questa competizione rappresenta molto più di un torneo: è una vetrina prestigiosa per mostrare il valore del progetto Casatese Merate e un’opportunità unica per l’allenatore Giuseppe Commisso di valorizzare l’intera rosa.
Guidata da Commisso (contratto fino al 2027), la Casatese Merate può contare su una rosa da 1,12 milioni di euro di valore che unisce esperienza e gioventù. Il capitano Mattia Isella e il bomber El Hadji Gningue (16 gol nella scorsa stagione) sono i fari di una squadra che ha saputo rinnovarsi mantenendo i pilastri.
La filosofia societaria di tenere tutti i giocatori al centro del progetto sportivo trova nella Coppa Italia Serie D il palcoscenico ideale. Ogni elemento della rosa avrà l’opportunità di dimostrare il proprio valore, creando quella competizione interna sana che è il motore di ogni grande squadra.
Il fatto di essere l’unico Centro Tecnico AC Monza Elite nella provincia di Lecco non è solo un riconoscimento prestigioso, ma una garanzia di metodologie professionistiche che si riflettono anche nell’approccio alle competizioni. La Coppa Italia Serie D rappresenta il banco di prova perfetto per testare la maturità del progetto.
Dopo le due finali playoff consecutive del 2022 e 2023, la Casatese Merate ha fame di trofei e la coppa nazionale rappresenta un’opportunità concreta per iniziare a riempire la bacheca della nuova società.
💬 IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE SASSELLA
“Come anticipato, viste le mie origini valtellinesi, disputare incontri come già successo in passato da presidente dalla parte opposta dispiace sempre un po’, perché le origini, il paese natale, gli amici e i compaesani non si dimenticano mai. Comunque, ringraziando anche il territorio dove sono cresciuto, voglio solo augurare una grande partita e mi auguro che vinca il bel gioco.
Non nascondo che, visto l’impegno che ci metto da anni, spero di strappare la vittoria come Casatese Merate, dato che tutti noi ci teniamo a fare bella figura e speriamo di andare avanti il più possibile. E chissà, quando si è lì, magari si può anche scrivere la storia!
Forza Casatese Merate! E un grosso saluto alla Nuova Sondrio, ci vediamo a presto. Ciao a tutti!”
– Gianni Sassella, Presidente Casatese Merate
🔵⚪ NUOVA SONDRIO: LA RINASCITA VALTELLINESE
93 anni di storia che non muoiono mai
La Nuova Sondrio Calcio che affrontiamo il 31 agosto porta sulle spalle una storia che inizia nel 1932, quando dalla fusione tra U.S. Sondrio e Sport Club Sondrio nasceva la Sondrio Sportiva. Una storia fatta di luci e ombre, di momenti di gloria (tre partecipazioni alla Serie C negli anni ’40) e di rinascite continue.
L’ultima rinascita è datata 2021, quando l’imprenditore Michele Rigamonti ha rilevato tutti gli asset societari dal precedente proprietario Oriano Mostacchi, dando vita alla “newco” che ha ereditato non solo i beni materiali, ma soprattutto la storia e la tradizione della vecchia società.
Il percorso di risalita è stato fulminante: dalla Promozione alla Serie D in appena tre stagioni, con una doppia promozione consecutiva che ha riportato il nome Sondrio nel calcio che conta. La vittoria del girone B dell’Eccellenza Lombardia 2023-24 ha sancito il ritorno in Serie D dopo quattro anni di assenza.
La mentalità montana che non molla mai
Guidata dal tecnico Marco Amelia, la Nuova Sondrio rappresenta tutto ciò che di più autentico ci sia nel calcio dilettantistico. I colori biancazzurri sono il simbolo di un territorio, la Valtellina, che ha saputo trasformare le difficoltà geografiche e climatiche in punti di forza caratteriali.
Lo Stadio della Castellina (rinnovato completamente con campo sintetico e illuminazione all’avanguardia) è il fortino dove i valtellinesi sanno rendersi inespugnabili. Ma in trasferta, la squadra di Amelia ha dimostrato di saper soffrire e lottare su ogni campo, caratteristiche che in Coppa Italia Serie D possono fare la differenza.
Il precedente con la Casatese nella passata stagione parla di un rapporto di forza equilibrato: 0-0 alla Castellina all’andata, 2-0 per la Nuova Sondrio a Merate nel ritorno con reti di Belecco e Arsenijevic. Un score che testimonia la competitività dei valtellinesi contro le big del girone.
– Marco Amelia, allenatore Nuova Sondrio
Un avversario da non sottovalutare
La Nuova Sondrio arriva al confronto con la Casatese Merate da outsider, ma con la consapevolezza di chi ha fatto della resilienza la propria arma principale. L’esperienza maturata in Coppa Italia Serie D nella passata stagione (eliminati al turno preliminare per un errore burocratico dopo aver vinto 1-0 sul campo contro la Real Calepina) ha lasciato il segno.
I biancazzurri hanno fame di riscatto e la sfida contro una delle favorite del girone rappresenta l’occasione perfetta per dimostrare che la Valtellina sa ancora dire la sua nel calcio che conta. In una competizione dove tutto può succedere, sottovalutare la Nuova Sondrio potrebbe essere un errore fatale.
🏔️ BRIANZA VS VALTELLINA: QUANDO LE RADICI SI INTRECCIANO
🏭 BRIANZA LECCHESE
Economia diversificata:
21.480 imprese artigiane
Eccellenza legno-arredo
Innovazione tecnologica
Popolazione: Alta densità
Tradizione calcistica: Monza in Serie A, Lecco storico
Caratteristiche:
Dinamismo imprenditoriale, qualità artigianale, vicinanza Milano
🏔️ VALTELLINA
Economia territoriale:
Agricoltura di montagna
Prodotti DOP e IGP
Turismo alpino
Popolazione: 180.000 abitanti
Tradizione calcistica: Sondrio in Serie C anni ’40
Caratteristiche:
Resilienza montana, tradizione, autenticità
Due territori, un destino comune nel nome del presidente
Il confronto tra Casatese Merate e Nuova Sondrio assume una dimensione ancora più affascinante quando scopriamo che il presidente brianzolo Gianni Sassella porta nel suo cognome e nelle sue radici familiari il legame indissolubile con la Valtellina. Non è solo una coincidenza: è la dimostrazione di come i territori lombardi siano legati da fili invisibili che vanno oltre la geografia.
La Brianza rappresenta il dinamismo della piccola e media impresa italiana, l’innovazione continua, la capacità di reinventarsi e crescere. Le 2.572 imprese del settore legno-arredo e le eccellenze come il Salumificio Vismara testimoniano un territorio che ha fatto della qualità e dell’export i suoi punti di forza.
La Valtellina, con i suoi paesaggi mozzafiato e i prodotti tipici (bresaola IGP, Valtellina Casera DOP, vini DOCG), rappresenta invece l’autenticità, la tradizione che si tramanda di generazione in generazione, la capacità di fare molto con poco. 179 aziende hanno ottenuto il prestigioso marchio Valtellina, simbolo di eccellenza territoriale.
Il fattore climatico e geografico
Non va sottovalutato l’aspetto geografico e climatico. La Casatese Merate, abituata ai ritmi frenetici della Brianza e a un calcio più “urbano”, dovrà fare i conti con un avversario che ha nel DNA la resistenza montana e la capacità di adattarsi a qualsiasi condizione.
La Nuova Sondrio, dal canto suo, dovrà uscire dalla sua comfort zone alpina per affrontare una squadra che gioca con la precisione e l’organizzazione tipiche dell’imprenditoria brianzola. Sarà una sfida nella sfida, dove i dettagli faranno la differenza e dove le origini valtellinesi del presidente Sassella potrebbero rappresentare un ponte simbolico tra due mondi che si incontrano sul campo da calcio.
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⚽ L’ANALISI DELLA SFIDA
I precedenti parlano di equilibrio
La stagione 2023-24 ha regalato due confronti diretti che hanno delineato un rapporto di forza sostanzialmente equilibrato. Il pareggio a reti bianche alla Castellina nell’andata ha mostrato due squadre attente e organizzate, capaci di annullarsi a vicenda.
Il 2-0 della Nuova Sondrio nel ritorno a Merate ha invece evidenziato la capacità dei valtellinesi di colpire nei momenti giusti, sfruttando al meglio le ripartenze con Belecco e Arsenijevic. Un risultato che ha dimostrato come, in trasferta, la squadra di Amelia sappia essere cinica e concreta.
Le chiavi tattiche del match
Casatese Merate: La squadra di Commisso punterà sul possesso palla e sulla costruzione dal basso, sfruttando la qualità tecnica di Isella a centrocampo e la velocità di Gningue in attacco. L’approccio sarà quello di chi parte favorita e vuole gestire il match sin dai primi minuti, con la possibilità di ruotare l’intera rosa come auspicato dal presidente Spreafico.
Nuova Sondrio: I biancazzurri di Amelia opteranno probabilmente per un calcio più diretto e verticale, puntando sulle ripartenze e sui calci piazzati. La mentalità montana dovrà emergere nella capacità di soffrire e colpire al momento giusto.
I fattori che possono decidere
In una gara secca come quella della Coppa Italia Serie D, spesso sono i dettagli a fare la differenza. La gestione dell’emozione sarà fondamentale: la Casatese Merate dovrà evitare l’errore di sottovalutare l’avversario, mentre la Nuova Sondrio dovrà sfruttare al massimo l’effetto sorpresa.
Gli episodi da area di rigore e i calci piazzati potrebbero rivelarsi decisivi. Entrambe le squadre hanno dimostrato di saper essere pericolose sui corner e sulle punizioni, armi che in una partita così importante possono risultare letali.
La gestione della rosa sarà un altro elemento chiave. La possibilità per Commisso di utilizzare tutti i giocatori a disposizione, come sottolineato dalla dirigenza, potrebbe rivelarsi un vantaggio tattico importante per mantenere alta l’intensità per tutti i 90 minuti.
– Motto non scritto della competizione
🏆 LA COPPA CHE UNISCE L’ITALIA
Casatese Merate contro Nuova Sondrio non è solo il primo turno di Coppa Italia Serie D 2025-26. È un pezzo di Italia che si racconta attraverso il calcio, un confronto tra due territori e due storie che hanno saputo reinventarsi senza perdere la propria identità. È anche la storia di radici che si intrecciano, come quelle valtellinesi del presidente Sassella che si ritrovano dall’altra parte del campo.
La Coppa Italia Serie D ha questo di magico: riesce a mettere sullo stesso piano realtà diverse, dando a tutti la possibilità di sognare. Dal Castrense del 1999 al Ravenna del 2024, passando per Como, Juve Stabia, Perugia e Trapani, ogni edizione ha regalato una storia diversa.
Per la Casatese Merate, questa competizione rappresenta la vetrina ideale per mostrare il valore del progetto e l’opportunità per valorizzare ogni elemento della rosa. Come ha sottolineato il presidente Spreafico, andare avanti nella coppa significherebbe dare visibilità al sodalizio e permettere a tutti i giocatori di sentirsi protagonisti del progetto sportivo.
Domenica 31 agosto, alle 15:00, inizierà un’altra storia. Quella della Casatese Merate che vuole annunciare al calcio italiano le proprie ambizioni attraverso una competizione che può diventare la sua carta di presentazione. E quella della Nuova Sondrio che vuole dimostrare che la montagna può ancora spostare i sogni, portando in campo 93 anni di storia e resilienza valtellinese.
Chi vincerà? Il campo, come sempre, emetterà il suo verdetto inappellabile. Ma una cosa è certa: vincerà il calcio vero, quello che sa ancora emozionare, quello che trasforma 22 uomini che corrono dietro a un pallone in portatori di speranze e sogni di intere comunità.
26 anni di storia. 25 vincitori diversi. Infinite emozioni. La Coppa che Italia continua.
📋 SCHEDA TECNICA DEL CONFRONTO
Formazione tipo: 4-4-2
Giocatori chiave: Isella, Gningue
Punto di forza: Costruzione dal basso
Formazione tipo: 4-3-3
Giocatori chiave: Belecco, Arsenijevic
Punto di forza: Ripartenze e solidità
Ritorno: Casatese 0-2 Nuova Sondrio
Reti: Belecco, Arsenijevic
Obiettivo: Valorizzare tutta la rosa
Peculiarità: Radici valtellinesi presidente
Motto: Tutti al centro del progetto
Partecipanti totali: 168 squadre
Turno: Primo (64 gare)
Prossimo turno: 8 ottobre 2025
Semifinaliste: 2.000€ ciascuna
Vincitrice: Trofeo + Gloria eterna
Format finale: Andata e ritorno
